Ambigui tradimenti

Vi siete mai chiesti fin dove può arrivare il tradimento? Recentemente la giovane attrice ma già premio Oscar Jennifer Lawrence (che tra scivolate alla notte degli Oscar e gesti indiscreti alle telecamere non è nuova al mondo delle gaffe), ha dichiarato durante un talk show americano di essersi imbattuta in una cameriera che, ordinando la sua stanza, le ha trovato dei sex toys sotto il letto. L’attrice, imbarazzata, ha dichiarato che fosse un gioco dalla lunga storia, che alle telecamere non è mai stata raccontata, ma ha suscitato la seguente riflessione: un sex toy può diventare un amante?

È dimostrato che si faccia un uso di questi “giochi” più a livello personale che per movimentare la vita di coppia, e se l’autoerotismo arrivasse a sostituire il rapporto con il proprio partner, non sarebbe in qualche modo una forma di tradimento? “Ciao caro, ti tradisco con me stessa” suonerebbe alquanto scioccante come dichiarazione, e questa vuole essere una semplice provocazione, ma è pur vero che spesso si ricorre all’autoerotismo in sostituzione di un’insufficiente vita sessuale di coppia: e non è forse questo uno dei motivi che spinge l’uomo a tradire?

Certamente non è il solo, perché più volte si è sviscerato sui molteplici motivi che possono portare alla scappatella; resta il fatto che tra i tanti, quello che riscuote più successo, è indubbiamente questo. Del resto il sesso è una parte fondamentale della vita di ogni individuo, come la felicità, e all’interno di una coppia la prima cosa dipende dalla seconda e viceversa; e come si è costantemente alla ricerca della felicità, si dovrebbe con la stessa costanza ricercare il giusto modo che ci renda sessualmente soddisfatti: una sorta di mens sana in corpore sano applicato alle relazioni di coppia.

Concludendo, se questa felicità è il frutto di una ricerca che potremmo definire “interiore” e non scaturisce da un tradimento con altre persone, può essere egualmente considerato un tradimento?