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Adulterio, infedeltà, avventure

Psicologia del tradimento

Tradimento e psicologia: cosa scatta nel cervello di un traditore?

10/07/2019, 15:37

Secondo il dizionario, “tradire” significa principalmente due cose: “venire meno alla fede data e a un impegno solennemente assunto” oppure “un’azione delittuosa, o comunque dannosa, compiuta ai danni di qualcuno approfittando della sua buona fede e della sua fiducia”. La religione cattolica ha decisamente influenzato queste definizioni, a partire anche dalla traduzione dal latino del verbo “tradére” che vuol dire “consegnare”, facendo così un chiaro riferimento alla consegna di Gesù ai Romani per mano del “traditore” Giuda.

 

Tradimento: psicologia del traditore

Sin dall’alba dei tempi, il tradimento è sempre esistito e sempre esisterà. Le motivazioni che spingono a tradire, specialmente se parliamo di donne e uomini sposati, sono spesso sentimenti come la noia e la curiosità verso il mondo. La psicologia del traditore posa infatti le sue basi proprio sulla necessità di soddisfare questi bisogni legati alla sfera della sessualità e dell’affettività, cercando nuovi partner occasionali che possano sfamare tali necessità. Il traditore moderno vive nell’incertezza di questi tempi instabili e precari, mentre nella fuga con l’amante trova tutte le conferme sociali di cui ha bisogno, e non solo. Alla base del tradimento c’è infatti una spiegazione psicologica che va oltre il bene egoistico, poiché molto spesso si tende a cercare una conferma esterna per la propria relazione amorosa. Si esce dalla coppia proprio per ritrovarla: dai consigli del celebre libro ”Amore Liquido” di Bauman al concetto del poliamore, il passo è davvero breve. Oggi la relazione moderna deve mantenersi leggera e flessibile proprio per dare la possibilità alle persone di ritrovarsi in essa, poterla misurare e decidere di uscire dal suo sistema, se non fa più per noi.

“Nel mondo liquido-moderno - scriveva il sociologo e filosofo Zygmunt Bauman - la solidità delle cose, così come la solidità dei rapporti umani, tende a essere considerata male, come una minaccia: dopotutto, qualsiasi giuramento di fedeltà e ogni impegno a lungo termine (per non parlare di quelli a tempo indeterminato) sembrano annunciare un futuro gravato da obblighi che limitano la libertà di movimento e riducono la capacità di accettare le opportunità nuove e ancora sconosciute che (inevitabilmente) si presenteranno. La prospettiva di trovarsi invischiati per l’intera durata della vita in qualcosa o in un rapporto non rinegoziabile, ci appare decisamente ripugnante e spaventosa.” Riflettere su cosa vogliamo, e con chi lo vogliamo, potrebbe davvero cambiare le sorti del nostro benessere, non credete? A ognuno quindi le sue personali conclusioni.

 

Uomini e donne: esistono davvero così tante differenze?

Parlando di tradimento e psicologia maschile possiamo dire che c’è sicuramente un aspetto che è in comune anche con le donne fedifraghe: ossia quello per cui si tende a cercare in un’altra figura ciò che il proprio partner non riesce più a darci. Se per gli uomini queste motivazioni sono più sessuali che altro, il tradimento nella psicologia femminile ha invece una profonda motivazione emozionale. Le donne tendono infatti a tradire quanto gli uomini ma per motivi legati più all’autostima e a problemi relazionali con l’attuale marito. Alla base di tutto c’è sempre la comunicazione e da qui è bene partire per iniziare a scavare sulle motivazioni che spingono uomini e donne a tradire. Dietro ogni domanda sulle motivazioni che portano al tradimento si nasconde una risposta altrettanto onesta che vi aiuterà a riflettere sul perché avete voglia di tradire o sul perché preferite invece evitare gli incontri extraconiugali.

Redazione
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