Tradire all’estero

Quando si tratta di tradire (e capita assai spesso) il mio motto è solo uno: lasciar stare le italiane e concentrarsi sulle straniere! Devo ammettere che la mia passione per le scappatelle extraterritoriali è nata grazie al mio lavoro: l’animatore turistico. È un’occupazione che svolgo fin da giovanissimo e che mi ha sempre dato grandi soddisfazioni, sia personali sia sessuali; questo, però, non mi ha impedito di costruirmi una famiglia nel periodo in cui la mia tipologia di lavoro si stava trasformando dall’essere in prima linea al dover organizzare e gestire altre persone. E proprio in quel periodo in cui mi sentivo giù di tono, come se fossi stato declassato, mi sono affezionato ad una ragazza con la quale il fidanzamento è durato solo 6 mesi, prima di sposarla. L’insoddisfazione che sentivo sul lavoro, però, continuava ad assillarmi, tanto da farmi cambiare agenzia, lasciando l’animazione da villaggio turistico per accompagnare vacanze di gruppo per adulti… E, in quel momento, la mia vita è cambiata, lasciando spazio al tradimento esterofilo.

Le vacanze che gestisco adesso, infatti, mi conducono sempre più spesso fuori dall’Italia in luoghi dove basta poco per conoscere nuove ragazze (ad esempio quando accompagno il gruppo in discoteca o quando devo affiancarmi a guide locali); molto spesso non sono io ad andare in cerca di donne ma, come dire, mi capitano fra le braccia e io, certo, non le lascio scappare!

Quindi sono anni ormai che, come i marinai, ho una donna in ogni porto (o aeroporto) che frequento ogni volta mi capita di ritornare in quel luogo. Con mia moglie, purtroppo, non ho più voglia di instaurare un rapporto che vada oltre la semplice chiacchierata quando rientro dopo due o tre settimane fuori casa; mia moglie non mi ispira più sesso ora che sono abituato a farlo con donne dalle tradizioni e culture diverse che, senz’altro, si riflettono anche nell’ottimo sesso con il quale mi soddisfano.