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Perché i tradimenti non sono tutti uguali

15/03/2012, 12:04

Il 47% tradisce per insoddisfazione affettiva

Il punto di vista sociale e stereotipato nei confronti del tradimento lo dipinge come una situazione unidimensionale e sbagliata a prescindere. Difficilmente, parlando di una infedeltà, ci si pone il problema delle motivazioni che portano uno dei coniugi a tradire il partner. Ma l’infedeltà coniugale è ben lungi dall’essere un fenomeno a senso unico come viene dipinto dallo stereotipo. Il portale Incontri-Extraconiugali.com, specializzato in incontri per persone in cerca di una scappatella, ha stilato una lista dei motivi per i quali si tradisce di più, da cui si evince tutta la complessità di un fenomeno da sempre sottovalutato.

Dalla ricerca emerge che il primo motivo per cui si tradisce, con il 47% dell’incidenza sul totale, è perché alcune esigenze, non solo di natura sessuale ma spesso affettiva e spirituale, non vengono interamente appagate sotto il tetto coniugale. Questo provoca una incompletezza che porta a cercare al di fuori del focolare la soddisfazione negata. L’essere umano, secondo gli esperti del portale, ha diverse esigenze delle quali cerca l’appagamento, e pretendere che questa soddisfazione di necessità naturali profonde sia riconducibile esclusivamente all’ambito del matrimonio, o peggio soppressa in nome della fedeltà a tutti i costi, significa sottovalutare l’importanza del benessere psicologico dell’individuo. 

“In fatto di tradimenti spesso si finisce per farsi condizionare da pregiudizi morali che si trasformano in vere e proprie proibizioni” commenta lo staff del portale. “Imporsi la fedeltà come fosse un dogma, anche in opposizione ai desideri che orientano al di fuori della coppia, è considerata ipocritamente una scelta positiva nonostante le gravi implicazioni psicologiche che comporta e le soluzioni palesemente di facciata che determina”.

La routine e la quotidianità della vita di coppia rappresentano il secondo motivo di infedeltà, coinvolgendo il 36% dei traditori: quando i ritmi coniugali sfociano in una regolarità abitudinaria e ripetitiva, spesso chi sceglie di non abbandonarsi passivamente alla monotonia decide di mettere un po’ di pepe nel rapporto con una scappatella, magari proprio per riaccendere nel partner il fuoco di un tempo, sopito sotto le ceneri della consuetudine.

Estremamente meno diffuso il tradimento portato avanti per puro diletto, quando non per verificare il proprio appeal sull’altro sesso mettendo alla prova la propria capacità di sedurre, ben distanziato dagli altri motivi di infedeltà con il 17% delle “adesioni”.

“Un volta compreso che il tradimento non è dettato sempre e comunque dalle medesime motivazioni” concludono i promotori della ricerca “si può capire che l’infedeltà può addirittura rivelarsi un elemento utile per portare a galla i problemi di coppia che l’hanno determinata, divenendo spesso il primo passo per la loro soluzione”.

Redazione
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