Cos’è il poliamore e perché può renderti una persona migliore

Il concetto di poliamore è nato a livello filosofico per definire tutte quelle persone che decidono insieme di vivere all’interno di una coppia aperta, con la possibilità quindi di avere più relazioni intime nello stesso momento. Questa scelta deve infatti essere presa nel pieno consenso di tutti i partner coinvolti, per far sì che tutti vivano questa situazione nella piena consapevolezza e armonia.

Partiamo da un presupposto fondamentale: l’essere umano è per natura poligamo. La monogamia è infatti un’imposizione sociale creata storicamente per assicurare la paternità certa dei figli e perpetrare concetti “chiusi” come quello delle relazioni intime a due e della famiglia. A livello storico però, troviamo tantissimi esempi di gruppi sociali che vivevano felicemente in una condizione di poliamore, ossia con molteplici relazioni amorose contemporaneamente.
 

Le origini del poliamore

Il termine “poliamore” è stato usato per la prima volta nel 1837 dal filosofo Charles Fourier nel suo libro “Il nuovo mondo amoroso”. Il testo, pubblicato solo nel 1967, rientra nella categoria della “fantascienza utopica” e descrive una società in cui i rapporti sessuali non sono più repressi e non vengono governati dall’ipocrisia e dalla gelosia. Arrivato in Italia nel pieno del movimento del ’68, è riuscito in poco tempo a mettere in discussione il concetto di monogamia e quello del possesso reciproco, riscuotendo grande successo.
 

Poligamia sessuale e sociale: esempi famosi

I due scrittori francesi Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir vissero il loro rapporto amoroso in una condizione di poliamore anche se per l’epoca erano considerati a dir poco scandalosi a causa di questa scelta. La de Beauvoir non ha mai nascosto l’iniziale dispiacere per la scelta di dover condividere il suo uomo con diverse donne, ma restarono insieme per 51 anni pur avendo entrambi molte altre relazioni sessuali. L’attrice inglese Charlotte Rampling – nota al pubblico per il suo ruolo in “Il portiere di notte” di Liliana Cavani – ha vissuto per anni un rapporto poliamoroso a tre con il fotografo Randall Lawrence e l’agente pubblicitario Brian Southcombe. Anche nel mondo animale non mancano, secondo gli etologi, svariati esempi di triadi e rapporti extra-coppia che mescolano i geni e garantiscono così una possibilità in più di sopravvivenza alla specie.
 

Il poliamore oggi

Dal 2006 il poliamore è stato inserito nell’Oxford English Dictionary con la seguente definizione: “La pratica di impegnarsi in molteplici relazioni sessuali con il consenso di tutte le persone coinvolte”. Nella versione americana del dizionario si legge invece che è “la filosofia o lo stato dell’essere innamorati o romanticamente coinvolti con più di una persona allo stesso tempo”. Questo tipo di cultura sta prendendo sempre più piede in Italia e anche la letteratura si è spesso occupata del tema. Sempre nel 2006 è uscito “L’amore con più partner” dell’antropologo Carlo Consiglio, dove si consiglia apertamente la poligamia sessuale e sociale, una condizione considerata come la più naturale per la specie umana. Nel libro si suggerisce inoltre di superare i limiti imposti dalla gelosia e dalla possessività sentimentale, per approdare a una forma di amore più libera e che conduce alla felicità piena.

La dinamica poliamorosa non pone infatti differenze rispetto al genere e all’orientamento sessuale e invita a un tipo di amore esperienziale volontario e consensuale con altri individui allo stesso tempo. Alla base del poliamore coesistono in ogni caso il rispetto verso l’altro e la voglia di vivere la propria vita in modo libero e privo da costrizioni sociali.

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