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Adulterio, infedeltà, avventure

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Quando ho iniziato a tradire

02/04/2014, 17:02

Quando ho iniziato a tradire? Me lo ricordo come fosse ieri, anche se ormai sono passati tanti anni. Ne avevo 17 di anni, e non credevo che una semplice scappatella giovanile potesse segnare così tanto la mia intera vita. Ora di anni ne ho 58, e continuo come un diciassettenne a tradire la mia compagna di una vita. Amo la compagnia di donne più giovani, anche se non disdegno nemmeno le coetanee; quello che conta nei miei rapporti extraconiugali è sempre la stessa sensazione di quando ero un ragazzino: l’eccitazione, il brivido di essere scoperto, la passione e poi la cura dei particolari prima di rientrare a casa, così che nulla possa rivelare a mia moglie il mio tradimento.

Perché mi sono sposato, chiederete. Perché non so stare da solo; ho bisogno di una donna che mi assista, che mi stia vicino, che condivida con me una casa e delle abitudini. Però non ho voluto figli, non mi è mai sembrato giusto educare un ragazzo, visto che non sono stato capace di educare me stesso a quella che è la convenzione più importante di questa società nella quale viviamo: la fedeltà.

Credo che mia moglie ne abbia sofferto, ai tempi, per questo ci siamo allontanati e anche per questo ho iniziato a tradirla sempre più spesso. Inizialmente si trattava di una volta ogni tanto perché la vita sessuale con mia moglie mi appagava abbastanza poi con la menopausa, con la mancanza di voci squillanti per casa, lei ha iniziato a buttarsi nelle braccia delle sue amiche che la facevano stare meglio; e allora serate di ballo, corsi di teatro, bricolage, gite fuori porta in gruppo la domenica e io, solo a casa, invitavo le mie donne.

Nessun rapporto duraturo con le mie amanti, solo un giorno, una notte e poi di nuovo il marito perfetto, dolce, curioso di ascoltare i racconti di mia moglie, racconti di esperienze estremamente lontane da me. Ma va bene così, va sempre meglio.

Redazione
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